L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) ha adottato la Convenzione C192, la prima norma globale dedicata ai rischi biologici nei luoghi di lavoro che definisce obblighi precisi per governi e imprese su formazione, prevenzione, allerta e tutela dei lavoratori dall’esposizione a virus, batteri, agenti patogeni e allergeni di origine vegetale o animale,
Anche l’Inail, rappresentato dalla sua delegazione italiana, ha contribuito alla stesura di questo testo a cui hanno collaborato oltre 180 Paesi tra cui l’Italia. Gli Stati membri sono tenuti a integrare nella propria politica nazionale di sicurezza del lavoro una valutazione dei rischi biologici, monitorandone evoluzione e tendenze, anche in relazione al cambiamento climatico, e assicurando apposite misure di protezione e prevenzione.
La Convenzione C192 richiede inoltre ai governi e ai datori di lavoro di mettere in atto linee guida e protocolli aggiornati, dalla prevenzione al pronto intervento in emergenza. Le imprese devono effettuare valutazioni periodiche dei rischi, collaborare con i lavoratori per adottare soluzioni, fornire dispositivi di protezione individuale gratuiti e vigilare continuamente sulle condizioni ambientali e sanitarie. Gli Stati membri devono infine istituire sistemi di reporting e registrazione per infortuni, malattie professionali e incidenti connessi a rischi biologici, compresa la pubblicazione di statistiche annuali distinte per sesso. Devono inoltre assicurare ispezioni, formazione per gli ispettori e sanzioni appropriate per chi viola le regole, garantendo così l’effettiva applicazione della convenzione.