16 Ottobre 2025
Biodiversità

L' Ente Italiano di Normazione (UNI) ha presentato il 23 settembre la nuova prassi di riferimento che fissa requisiti e metodi per aiutare le organizzazioni – pubbliche e private – a valutare e ridurre l'impronta aziendale sulla biodiversità e sviluppare progetti efficaci per la tutela degli ecosistemi.

Il documento (UNI/PdR 179:2025),  introduce criteri tecnici e linee guida pratiche per misurare in maniera oggettiva l'impatto delle attività sugli ecosistemi. Tra gli strumenti indicati figurano l'indice MSA (Mean Species Abundance) per quantificare la pressione sugli habitat, la definizione di un Piano di biodiversità aggiornato ogni cinque anni e sistemi di monitoraggio basati su indicatori chiave come avifauna o artropodi.

Un capitolo è dedicato ai "crediti di biodiversità": unità certificate che attestano interventi concreti e duraturi, come riforestazione con specie autoctone, ripristino di zone umide o creazione di corridoi ecologici. La prassi descrive le fasi – dalla baseline alla rendicontazione – e stabilisce criteri minimi di qualità, addizionalità e sostenibilità.

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